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Club Frecce Tricolori n°9 Reggio Emilia Città del Tricolore |
Le Officine Reggiane |
In dicembre il RE 2005 inizia ad essere prodotto in
serie e il 23 vola per la prima volta il prototipo di caccia-silurante RE
2001 G, pilotato dal com. Caracciolo.
Ancora una volta l'anno si chiude con il fatturato aeronautico all'80% del totale. Il 27 gennaio del 1943 il motore dello sperimentale Re.2001 Delta (MM 9920), pilotato dal Comandante Beretta, s'incendia durante un volo di prova e l'aereo precipita (senza conseguenze per il pilota che riesce a lanciarsi). Il 23 febbraio vola il primo caccia notturno Re.2001CN (MM 08075) che costituirà la testa di serie della versione CN. In marzo e luglio il primo prototipo Re.2005 diventa operativo con la Regia Aeronautica (ad esso seguiranno gli esemplari della Serie 0) e viene realizzato lo sperimentale Re.2002bis (MM 7327). L'autunno del 1943 costituisce un punto di svolta negativo della Reggiane in quanto le autorità d'occupazione tedesche fermano, di fatto, l'attività legata al settore aeronautico. Il 7 e 8 gennaio 1944 gli stabilimenti di Reggio Emilia vengono rasi al suolo nel corso di due bombardamenti alleati. I macchinari salvatisi dal disastro sono immagazzinati nelle vicinanze di Reggio Emilia ed in altre località del nord Italia. Inoltre per sfuggire ai bombardamenti alleati che si intensificano vieppiù la produzione viene decentrata in numerose località del nord Italia: Vicenza, Torbole, Gavirate, Cocquio, Besozzo , Gemorio. Data l'occupazione nazista e il blocco della progettazione e dello sviluppo dei velivoli, le Reggiane cercano di prepararsi al dopoguerra ipotizzando la riconversione dell'apparato produttivo verso l'aviazione civile: viene avviato, ma mai realizzato, il progetto dell'idrovolante per voli transatlantici Ca.8000. Intanto in marzo, presso le officine decentrate, riprendono, seppur con difficoltà, la attività produttive. Si tratta ora di sub forniture per ditte tedesche (Messerschmitt, BMW e altre), motori P.VII e P.XI bis e DB 605 (quest’ultimo in collaborazione con Piaggio, Isotta Fraschini e Alfa Romeo). Inoltre, per conto della Luftwaffe, viene ripresa la produzione di alcuni Re.2002 oltre all’attività di revisione e riparazione velivoli. Nell'agosto del 1944 le Reggiane subiscono le requisizioni di macchinari e materiali dei tedeschi accompagnata dal "trasferimento" di una trentina di tecnici in Germania con il compito di fornire assistenza ai Re.2002 incorporati nella Luftwaffe. Nell'autunno viene completato il prototipo del Re.2006 (MM 540) che non prenderà mai il volo. L'anno si chiude con il fatturato del settore aeronautico precipitato al 40% del totale. Nel 1945, in seguito alle distruzioni di guerra e alle condizioni di pace imposte dagli alleati, la divisione aeronautica delle Reggiane cessano di esistere.
Tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera. <<< indietro
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