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Club Frecce Tricolori n°9 Reggio Emilia Città del Tricolore |
Le Officine Reggiane |
L'aereo raccoglie un discreto successo anche
internazionale tanto che una commissione inglese,
incaricata di acquisire materiale militare, tratta con Reggiane per la
fornitura di circa 300 esemplari di Re.2000 (ovviamente per l'ingresso in
guerra dell'Italia
a fianco della Germania
l'ordine non verrà mai formalizzato). Al contempo manifestazioni
d'interesse arrivano da Svezia, Jugoslavia, Spagna, Finlandia, Svizzera
ed Unione
Sovietica (anche in questo caso, per le stesse motivazioni di sopra,
l'interesse non poté tradursi in una commessa). Solo con l'Ungheria
l'interessamento poté essere concluso con un ordine. Infatti, il 27
dicembre, viene stipulato un contratto per la fornitura di 70 Re.2000
all'aeronautica militare ungherese (MKHL). Inoltre, nel marzo
del 1940,
viene accordata la licenza di produzione alla ditta MAVAG di Budapest.
Sempre nel maggio del 1940, viene avviata la produzione degli intercettori Re.2000 Heja per la MKHL ungherese. In giugno e ottobre volano rispettivamente i primi prototipi del Re.2001 (MM 409) e del Re.2002 (MM 454), pilotati dal Comandante De Bernardi. Il 28 novembre 1940 viene stipulato un accordo per la fornitura all'Aeronautica svedese (KSF) per la fornitura di 60 RE 2000. I velivoli localmente denominati J20 verranno consegnati tra il 1941 ed il 1942. Il 18 dicembre vola il secondo prototipo del Re.2001 (MM 468), pilotato dal Comandante Scapinelli e l'anno si conclude per il settore aeronautico con una quota dell'80% rispetto al fatturato totale. Nel marzo del 1941 viene avviata la produzione degli intercettori Re.2000 per la KSF svedese ma il mese è infausto in quanto il 14, il secondo prototipo del Re.2001 (MM 468) pilotato dal Comandante Scapinelli, precipita causando la morte del collaudatore a causa di un'avaria al motore occorsa nella fase di atterraggio. Il 22 marzo il primo Re.2000 operativo viene consegnato alla Regia Aeronautica, ma solo pochi altri esemplari, nelle diverse versioni, verranno impiegati dalla Regia Aeronautica e dalla Regia Marina. Nell'aprile del 1941 vengono avviate la produzione della versione Grande Autonomia Re.2000 serie 2 per la Regia Aeronautica e la produzione in serie del Re.2001 per la Regia Aeronautica. Il 27 giugno vola il primo esemplare della versione catapultabile Re.2000Cat. per la Regia Marina. Nel luglio del 1941 la Reale Aeronautica Svedese (KSF) esprime il suo interesse per una consistente fornitura di Re.2001; ma, a a causa dello stato di guerra e delle prioritarie esigenze della Regia Aeronautica, l'operazione non verrà finalizzata. Il 1 luglio e il 29 volano per la prima volta il Re.2001bis, e il il primo prototipo del Reggiane Re.2003 pilotati dal Comandante Agello. Vengono seguiti, l'8 novembre dal primo esemplare della versione Grande Autonomia Re.2000GA (MM 8059). Il 1942 inizia con il progetto del motore in linea Re.105 RC 100 e con il prototipo del motore in linea Re.103 RC 50. Nessuno dei due vedrà mai la produzione in serie. Nel febbraio viene realizzato il primo (dei pochi esemplari) della versione anti-nave Re.2001 GV (MM 7226), mentre in maggio il 9 e il 18 volano rispettivamente il primo prototipo del Re.2005 (MM 494) e il secondo prototipo del Re.2002 (MM 7309), pilotati dal Comandante De Prato (quest'ultimo fungerà da testa di serie per l'avviamento produttivo). La MAVAG inizia le consegne all'Aeronautica ungherese del Re.2000 prodotto localmente (meglio noto come Héja II). In settembre e ottobre, in rapida successione, volano lo sperimentale RE 2001 Delta (MM 9920), pilotato dal Comandante Beretta, il secondo prototipo del Re.2005 (MM 495), il primo (dei pochi) Re.2001OR realizzati in vista dell’impiego a bordo delle poi mai costruite portaerei, l'unico Re.2003 di serie (MM 12415), pilotato dal Comandante Caracciolo. In novembre viene avviata la produzione in serie del RE 2002 e il 20 presentato lo studio del RE 2005 R (una aereo sperimentale a propulsione mista che non venne mai realizzato). <<< indietro ... prossima pagina >>>
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